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Marsala, le saline

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  Le Saline di Marsala si trovano all’interno della Riserva naturale orientata Isole dello Stagnone di Marsala. L’area protetta comprende le quattro isole di San Pantaleo (Mozia), Isola Grande, Schola e Santa Maria e le saline costiere di San Teodoro, Genna e Ettore Infersa. Quello che viene chiamato Stagnone altro non è che la più grande laguna della Sicilia. Nell’antichità questo luogo, grazie alla presenza di Mozia, era un importantissimo centro commerciale per gli scambi tra Oriente e Occidente. I primi a capirne l’importanza strategica furono, ancora una volta, i Fenici. Si tratta di una riserva che esiste ufficialmente dal 1995 e che occupa quasi 1000 ettari di terreno. Anticamente presso la riserva si estraeva il sale marino. Al giorno d’oggi questo splendido luogo è gestito dal WWF Italia, che protegge le numerose specie aviarie che periodicamente migrano nella zona di Marsala. Durante una visita presso le saline si possono ammirare magnifici paesaggi naturali. Una delle possib

Marettimo: Isola delle Egadi

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Marettimo, la più occidentale delle Egadi, dista circa 20 miglia da Trapani. Ha una superficie di 12,3 kmq e raggiunge la sua vetta più alta con il Monte Falcone a 686 m sul livello del mare. Oltre che la più lontana dalla Sicilia, è anche la più selvaggia e incontaminata. Conta appena 680 abitanti.  Marettimo si presenta come un’isoletta in cui il tempo sembra essersi fermato: qui si respira un’atmosfera d’altri tempi, ci si ferma al porto ad ascoltare i racconti dei pescatori e ci si abbandona alla serenità. Marettimo non è un’isola per tutti, però: se preferite le comodità, forse vi conviene optare per Favignana perchè Marettimo è la meta perfetta per coloro che hanno voglia di scoprire un paesaggio incontaminato e puro, avventurarsi sulla barca di un pescatore oppure fare escursioni avventurose Per raggiungere Marettimo dovrete per forza di cose partire dal porto di Trapani: da qui infatti partono i traghetti e gli aliscafi diretti alle isole Egadi e le tratte sono piuttosto freque

Palermo, piazza della vergogna

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  Piazza Pretoria si trova poco distante dai Quattro Canti ed è comunemente chiamata “Piazza della Vergogna” si pensa per la nudità delle statue che compongono la bellissima fontana. Questa è scolpita tutta in marmo bianco di Carrara per opera dello scultore Francesco Camilliani che la realizzò a Firenze nel 1554 e successivamente acquistata dalla città di Palermo. La fontana, denominata Fontana Pretoria, occupa tutto il centro della Piazza ed è una delle più belle fontane d’Italia. E’ composta da più anelli concentrici divisi da una vasca d’acqua, sormontati da scalinate che fungono da piccoli ponti e parapetti di marmo. Al centro uno stelo composto da tre vasche posizionate una sull’altra, dove fuoriesce un fusto di marmo che sorregge un puttino con una cornucopia, simbolo mitologico di cibo e abbondanza. La fontana in realtà non fu costruita per questa piazza, ma era stata commissionata alla fine del 1500 per una villa fiorentina, di proprietà di Don Pedro de Toledo per arricchire i

Lipari, sorella delle eolie

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  Lipari è l’isola più grande delle 7 che compongono l’arcipelago delle Eolie.  Lipari Paese si trova ai piedi della Rocca del Castello, un’acropoli greca, e non è solo il principale centro dell’isola ma anche lo snodo principale dei trasporti tra le isole Eolie. Il centro è disseminato di negozi, ristorantini e bar mentre nell’antico Palazzo dei Vescovi, adiacente alla Cattedrale di San Bartolomeo, è ospitato l’importante Museo Archeologico Eoliano che offre uno sguardo dei 5 mila anni in cui l’arcipelago è stato abitato.  Sull’isola si trovano i borghi di Canneto, Acquacalda, Quattropani, Lami, Pirrera, Serra e Pianoconte e le Terme di San Calogero. Le spiagge di Lipari sono un vero e proprio gioiello: 1- La Spiaggia Bianca, o spiaggia della Papesca, è la più famosa dell’isola: situata a circa 4 chilometri a nord di Lipari Paese e appena oltre il borgo di Canneto, la spiaggia deve il suo nome alla spettacolare distesa di polvere di pomice che compone il suo suggestivo arenile. 2-  Tr

Mazara del Vallo, a sud di Trapani

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Mazara del Vallo si trova lungo la costa sud ovest della Sicilia, in provincia di Trapani.  Mazara del Vallo dista circa un’ora di auto da Trapani e un’ora e mezza da Palermo . Piazza della Repubblica è una delle piazze più suggestive di Sicilia. E’ la piazza principale di Mazara del Vallo su cui si affacciano la Cattedrale del Santissimo Salvatore, il Palazzo Vescovile, il Palazzo del Seminario, che si riconosce per il portico con 11 arcate, e il Museo Diocesano. Al centro si trova la statua di San Vito, patrono della città.  Dista poco più di cento metri dal lungomare. La Cattedrale del Santissimo Salvatore è il simbolo della città e la chiesa più importante.  Fu costruita sui resti di una precedente basilica distrutta, i lavori iniziarono intorno al 1086 ma, dopo varie vicissitudini e ristrutturazioni, terminarono solo nel XVII secolo.  Sempre in Piazza del Plebiscito, accanto alla Chiesa di Sant’Ignazio, sorge il Collegio dei Gesuiti. E’ un bellissimo palazzo in stile barocco che i

Santo Stefano di Camastra

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Santo Stefano di Camastra,  è un incantevole territorio che si sviluppa in parte lungo la costa e in parte tra i monti dei Nebrodi, offrendo a tutti i suoi visitatori di poter visitare ogni genere di paesaggio, dalle più incantevoli località montuose fino a quelle costiere.  Il centro urbano di Santo Stefano di Camastra si sviluppa su un’altura, da cui è possibile ammirare scenografici panorami dei paesaggi circostanti, tutti dotati di incredibili bellezze naturali, a cui è impossibile non restarne incantati. Ciò che più risalta per le vie della città sono certamente tutti i suoi decori in Ceramica locale, che da diversi secoli continua ad essere prodotta con le antiche tecniche tradizionali, con cui si realizzano splendide opere d’arte richiestissime. La città di Santo Stefano di Camastra è interamente attraversata dalla Strada Statale 113, che viene quotidianamente attraversata sia dalle linee private che dagli autobus delle autolinee siciliane, grazie alle quali è davvero molto semp

Noto, il trionfo del barocco.

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 Noto venne rasa al suolo dal terremoto del 1693 (come gran parte della Sicilia Orientale). In questa fase durissima della storia della città, è stato cancellato un pezzo di storia (oltre che, purtroppo, oltre la metà della popolazione): Noto, infatti, era passata dalle mani dei Romani, Musulmani e Normanni, i quali hanno probabilmente lasciato un segno del loro passaggio. Con il terremoto (e il successivo maremoto) del 1693, tutto venne cancellato in pochi istanti. All’epoca la città venne quasi completamente ricostruita anche e soprattutto grazie all’architetto Rosario Gagliardi, che diede lo stile anche a molte chiese di Modica e Ragusa. Qui gli edifici sono costituiti da una pietra calcarea locale molto particolare: a tratti bianca e a tratti dorata. Noto assume colorazioni piuttosto differenti nell’arco della giornata, quindi qualunque orario è abbastanza valido per partire per questo itinerario a piedi. Ma una cosa è certa: al calar del sole gli edifici si infuocano di un arancio