Ortigia, l'isola di Siracusa
Ortigia si trova nella punta estrema della Città di Siracusa, collegata ad essa da un piccolo ponte sulla terraferma. Qui da vedere il duomo di Siracusa, il quartiere ebraico e la spiaggia di cala rossa.
Si estende per un 1 Km e la popolazione ammonta a 4000 abitanti. l toponimo Ortigia trae origine dalla lingua greca antica, Ὀρτυγία, e significa quaglia (ὄρτυξ, ortyx). Nell'antichità vi erano diverse località del bacino del Mediterraneo che si chiamavano Ortigia.
Dato all'isola di Siracusa dai primi coloni greci, questo termine recava con sé un significato religioso: esso appare difatti legato alla divinità olimpica Artemide (corrispondente alla dea romana Diana), dea della Luna e gemella del dio del Sole Apollo, poiché, secondo l'Inno ad Apollo (14-16), in Ortigia la titanide Leto partorì la dea. Ortigia divenne allora il suo luogo sacro.
Sull'isola di Ortigia si possono osservare i resti di tre antichi templi della religione dell'antica Grecia: il tempio di Artemide (solo basamento); il tempio di Apollo (basamento, minima parte delle mura e colonne superstiti); il tempio di Atena (colonne superstiti e parte della struttura interna incorporate nell'edificio di culto cristiano).
Proseguendo verso il centro di Ortigia lungo Corso Matteotti, si raggiunge una piazza ampia intitolata al matematico siracusano. La fontana al centro rappresenta la dea Artemide e cita il mito di Alfeo e Aretusa, che spiegherebbe come mai ad Ortigia l’acqua dolce scorre a pochi metri dal mare. Ai piedi della dea Artemide è raffigurata la ninfa Aretusa che sta facendo il bagno nelle acque della fontana.
Il Duomo di Ortigia è una cosa da visitare assolutamente a Ortigia, nonché, probabilmente, uno dei luoghi più conosciuti dell’isola di Siracusa. Dopo aver attraversato Piazza Minerva, si oltrepassa la Chiesa di Santa Lucia in fondo alla piazza e si prosegue verso il mare fino alla Fonte Aretusa, un bacino semicircolare di acqua dolce in cui crescono rigogliose piante di papiro.
A Ortigia ci sono altri due posti dove si possono vedere le sorgenti sotterranee di acqua dolce. Si trovano entrambe nella Giudecca, l’antico quartiere ebraico. Si tratta di due vasche di purificazione (miqweh) usate dagli ebrei durante i riti di conversione all’ebraismo o per purificare le donne durante il ciclo mestruale. Una di queste due vasche, che si dice sia la più antica d’Europa, si trova nei sotterranei dell’Albergo alla Giudecca.
Alle porte dell’isola, non lontano dal Tempio di Apollo, si trova il mercato di Ortigia che si svolge in Via De Benedictis tutte le mattine dalle 07.00 alle 14.00 (tranne la domenica). È una buona idea andarci la mattina presto, quando i banchi di frutta, verdura, spezie e pesce sono stracolmi di colori e odori.
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