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Caccamo e il suo Castello

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  La Sicilia è piena di fortezze e castelli, tra questi quello di Caccamo in provincia di Palermo. Il Castello si trova sopra una roccia, v arcato il primo cancello d’ingresso, agli occhi del visitatore si offre una imponente e scenografica rampa costeggiata a destra da una massiccia fila di merli realizzata dalla famiglia Amato nel 1600 ed a sinistra da un alto e sontuoso edificio detto “ala Prades”. Il  castello di Caccamo  è una costruzione difensiva di  Caccamo , uno dei più grandi e meglio conservati tra i  castelli normanni in Sicilia  e in Italia. Il maniero sorge sulla sommità di un imponente roccione dominante sulla campagna circostante, la vallata del fiume San Leonardo e la diga Rosamarina.  Il sito in origine, per la particolare posizione strategica, era probabilmente occupato da una fortezza o torre d'avvistamento di matrice  araba . L'interno è costituito da un dedalo di stanze e scale alla stregua di una dimora reale. Nel 1823 un  terremoto  abbatte la Torre Mast

Pollara, la magia di Salina

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Salina è un isola definita verde, data la rigogliosa vegetazione presente sull'isola, ma non solo, vigneti e capperi costituiscono l'economia dell'isola. Una delle attrattive è Pollara, location famosa perchè qui hanno girato il film il postino di Massimo Troisi. Tutto parla di Lui dalla via dedicata alla baia, una volta ricovero di barche per i marinai, oggi tranne qualche imbarcazione è famosa per le sue acque cristalline in cui fare il bagno e l'ora del tramonto, momento magico dove il sole si fonde con Alicudi e Filicudi, regalando un momento emozionante.  

Baia di Pollara, Isola di Salina

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  All'estremita nord occidentale dell'Isola di Salina, troviamo la località di Pollara, famosa per la scena del film il postino di Massimo Troisi, girato proprio qui. La spiaggia si caratterizza per una lingua di terra a forma di anfiteatro, con sassi di ghiaia. Difatti si consigliano ciabatte antiscivolo. Per giungere qui, basta prendere da Santa Marina Salina il bus direzione Malfa, poi basta percorrere un sentiero a piedi molto scosceso, prima di sopraggiungere alla baia, troviamo la via dove hanno girato il film, con la testimonianza di foto dei tempi.   Oltre alla spiaggia, meritano decisamente una visita anche le bellezze del  borghetto . La graziosa  piazzetta  che si trova al centro è dominata dalla splendida  Chiesa di Sant’Onofrio . Su un lato della piazza si può ammirare anche un caratteristico  murales , disegnato in onore di  Massimo Troisi , che girò sull’isola uno dei suoi famosi film. Una spettacolare  scalinata  in pietra conduce dal centro alle  Balate . Si tr

Isola di Filicudi, Capo Graziano

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  Siamo sull'isola di Filicudi, appartenente all'arcipelago Eoliano, la sua spiaggia più famosa è quella di Capo Graziano. Situato sulla parte meridionale dell'isola si presenta con ciottoli tondeggianti di origine vulcanica, acqua limpida e trasparente Sopra la spiaggia, troviamo il villaggio preistorico raggiungibile tramite un sentiero tracciato, da lassù la vista è mozzafiato Tracce di preistoria testimoniate dalle poche capanne rimaste è quello che troviamo in località Capo Graziano.  Gli scavi, abbastanza recenti, effettuati nella località di  Capo Graziano , hanno messo in luce una ventina di capanne dalla forma ovale, alcune delle quali con struttura a “spina di pesce”, poste su un promontorio del versante occidentale della montagnola a circa 100 m sopra il livello del mare. E’ deducibile, data la particolare struttura, che queste costruzioni fossero così realizzate per meglio difendersi dai frequenti attacchi e dalle violente incursioni a cui era soggetta l’isola.

Caccamo, tra la diga e il Castello

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  Caccamo è un paese di circa 7000 abitanti in provincia di Palermo, famoso per i suoi vicoli, il castello e la diga che fornisce acqua in tutta la provincia. Il  Castello di Caccamo  è impiantato al culmine di una grande rupe calcarenitica a dominio del centro abitato e di un magnifico teatro paesaggistico costituito dalle propaggini della valle del fiume San Leonardo (oggi per gran parte occupata dal bacino artificiale della diga Rosamarina) e dalle prime balze del monte Calogero.  Il castello di Caccamo è una costruzione difensiva di Caccamo, uno dei più grandi e meglio conservati tra i castelli normanni in Sicilia e in Italia. Al castello si sono avvicendate varie famiglie nobiliari, come i Chiaramonte, i Deprates, Amato e Despuches. Dal 1965 il castello è di proprietà della Regione Sicilia che si sta occupando del restauro e della riapertura di alcune aree rimesse in sicurezza. Per visitare il castello occorre pagare un biglietto di ingresso di € 1 per gli abitanti della provincia

Lingua, borgo di pescatori tra lago e mare

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  Lingua si trova a nord est sull'isola di Salina, borgo conosciuto per il lago da cui l'isola prese il nome. Il borgo vive di coltivazioni di capperi e uva da cui si ricava la malvasia e la pesca, molto attiva ancora oggi. Il turista che arriva qui  non deve perdersi le passeggiate nel caratteristico lungomare ammirando il bellissimo panorama e le barche poggiate sulla spiaggia. Dopo un bel bagno nelle acque basse, bisogna andare a visitare il faro e il lago, oggi ancora attivo, mentre il lago costituisce una riserva naturale, da vedere anche la chiesa di San Bartolomeo.  Cosa mangiare? Non perderti da Alfredo il pane cunzatu e la sua buona granita Per arrivare in questo fantastico posto, basta prendere un bus che parte da Santa Marina oppure noleggiare uno scooter.

Santa Marina Salina, Isola verde

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L'isola di Salina, rispetto alle altre sorelle, ancora oggi è l'isola più verde, per farsi un idea basta passeggiare per il borgo di Santa Marina, dove ad ogni angolo regna il verde tra le casette eoliane e i piedi del Monte Fossa delle Felci. Santa Marina oltre a Rinella costituiscono i due principali porti dell'Isola. Il borgo è da ammirare per le piccole viuzze pullulanti di botteghe e bar con prodotti tipici come Mentuccia, negozio famoso per i prodotti culinari a base di Menta come le marmellate. Il verde è da non perdere, la mattina presto è consigliabile il percorso numero 4 che da Vallone Castagno conduce alla vetta del Monte Fossa delle Felci, vecchio vulcano spento, ormai ricoperto da Felci e vegetazione mediterranea.