Cefalù, patrimonio Unesco


 

La provincia di Palermo presenta una perla, Cefalù. Andando direzione Messina, troviamo questa magnifica  cittadina, famosa per il suo duomo e il centro storico affacciato sul mare.

La cittadina, sviluppatasi attorno al Duomo di Cefalù, voluto da Ruggero II, ha conservato con il passare dei secoli il suo antico aspetto, con le sue strade strette del centro storico, tipicamente medioevali. I palazzi che arricchiscono la città sono costituiti da decorazioni architettoniche e le numerose chiese presenti manifestano tutta l’importanza della sede vescovile.

Il duomo di Cefalù, secondo una leggenda, sarebbe stato realizzato in seguito al voto di Salvatore de Ruggero II, dopo essere scampato da una tempesta.

A circondare tutto il centro storico della cittadina c’è una cinta muraria megalitica, risalente al V secolo a.C., che si conserva ancora oggi in gran parte.  La cittadina lega indissolubilmente la sua immagine a quella della Rocca, alta 270 metri sul livello del mare. Da qui si domina tutto il paesaggio. Stupenda dal basso, è uno strepitoso punto panoramico per osservare il borgo e il suo mare. Dalla Salita Saraceni si arriva fin quasi in cima. La fatica sarà ripagata dalla vista. 

Cefalù, con le sue acque calme e cristalline, è una delle località balneari più amate della Sicilia settentrionale. Tantissimi turisti, infatti, arrivano proprio per questo motivo. La spiaggia più celebre è proprio quella cittadina, a due passi dal centro storico. Il litorale è lungo circa 1,5 chilometri ed è abbastanza lungo per passeggiare sulla riva. Si alternano lidi attrezzati e zone di spiaggia libera. Le acque basse sono perfette anche per i bimbi. 

Il Duomo di Cefalù, cui nome corretto è “Basilica Cattedrale della Trasfigurazione”, per la magnificenza e per il suo carattere singolarissimo, rappresenta uno dei più grandi e straordinari prodotti dell’architettura medievale siciliana, testimonianza suggestiva e tuttora eloquente di un glorioso passato. In essa  in un sincretismo perfettamente armonizzato, si fondono contributi della cultura architettonica cistercense di Normandia con elementi bizantini e arabi.

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