L'oro bianco di Trapani


 

La provincia di Trapani offre una variegatura di paesaggi, dal mare alla campagna passando per le saline

Tra le più conosciute troviamo Marsala e Paceco. Entrambi ancora funzionanti ad oggi, ma per grandezza molto interessanti quelle di Marsala

Le saline di Trapani invece le troviamo a sud della Città è  rappresentano uno scampolo di Natura sottratta 26 anni fa all’espansione urbana grazie all’istituzione della Riserva; oltre ad essere tra le ultime saline rimaste produttive in Sicilia sono anche uno scrigno di biodiversità, in cui attività produttive e conservazione della natura coesistono.

Il territorio è suddiviso in due zone ognuna con vasche diverse, dove l'acqua entra per aggiungere sale, mentre in altre si verifica l'asciugatura. I bacini utilizzati per l’estrazione del sale,  costituiscono un ambiente che seppure in gran parte artificiale, ospita una grande diversità biologica, dal livello microscopico dei batteri a quello macroscopico degli uccelli. Le saline di Trapani costituiscono inoltre il miglior abitat per gli uccelli migratori. Ogni salina è costituita da un insieme di vasche dove viene convogliata l’acqua. Queste vasche sono essenzialmente divise in tre tipi di gruppi: FRIDDE, CAURE, VASCHE SALANTI (o caseddre). Esse si distinguono per salinità dell’acqua, che viene espressa in gradi “Boumé”. Si parte dalla salinita minore, che è quella dell’ACQUA DI MARE (3,5° boume), e, per ordine a salire nelle prime grandi vasche dette VASI o FRIDDE  (trad. da siciliano fredde), nelle CAURE D'ACQUA FRISCA (trad. da siciliano calde d'acqua fresca), CAURE (trad. da siciliano calde), passando per l'ultima vasca di ogni giro di calde detta SENTINA e da qui, in produzione, fino alla concentrazione massima che avviene nelle VASCHE SALANTI (28-30° boumè), comunemente chiamate CASEDDRE, in siciliano, dagli addetti ai lavori dove appunto avviene la cristallizzazione del sale.

Le saline godono di un ottimo panorama per fotografare un tramonto piuttosto che sorseggiare un calice di vino. Il migliore periodo primavera estate

Per arrivare basta seguire le indicazioni non appena arrivati a trapani. Imperdibile il "pane cunzatu"


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