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Cefalù, patrimonio Unesco

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  La provincia di Palermo presenta una perla, Cefalù. Andando direzione Messina, troviamo questa magnifica  cittadina, famosa per il suo duomo e il centro storico affacciato sul mare. La cittadina, sviluppatasi attorno al Duomo di Cefalù, voluto da Ruggero II, ha conservato con il passare dei secoli il suo antico aspetto, con le sue strade strette del centro storico, tipicamente medioevali. I palazzi che arricchiscono la città sono costituiti da decorazioni architettoniche e le numerose chiese presenti manifestano tutta l’importanza della sede vescovile. Il duomo di Cefalù, secondo una leggenda, sarebbe stato realizzato in seguito al voto di Salvatore de Ruggero II, dopo essere scampato da una tempesta. A circondare tutto il centro storico della cittadina c’è una cinta muraria megalitica, risalente al V secolo a.C., che si conserva ancora oggi in gran parte.  La cittadina lega indissolubilmente la sua immagine a quella della Rocca, alta 270 metri sul livello del mare. Da qui si domina

Catania, il salotto elegante di piazza duomo

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 Catania, la Milano del sud, ha il suo centro nevralgico in piazza duomo. Ospita al proprio interno la Cattedrale di Sant’Agata e il Palazzo dei Chierici, entrambi uniti dalla porta Uzeda. Accoglie inoltre la Fontana dell’Amenano, il Palazzo del Municipio e la Fontana dell’elefantino. All’interno di Piazza Duomo a Catania si erge la cattedrale dedicata a Sant’Agata, patrona della città. Al centro figura l’elefantino è realizzato in pietra lavica ed è rivolto verso il Duomo. E’ collocato sopra il basamento della fontana e sostiene un obelisco egizio. Secondo la tradizione popolare, prende il nome di Liotru, forse trasposizione impropria del nome Liodoro, una figura leggendaria e mitologica di Catania. Questa piazza progettata dal Vaccarini, che rappresenta il cuore della città, presenta un armonioso stile barocco. piazza duomo si trasforma in festa durante la festa di santa Agata

Agrigento, patria di Camilleri

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Girgenti non è solo valle dei templi, terra di poeti-scrittori come Camilleri. Quando si arriva nella città, percorrendo Via Atenea, troviamo La statua ad Andrea Camilleri che è situata in prossimità del luogo frequentato dallo scrittore durante gli studi liceali. In questo luogo lo stesso scrittore ha raccontato di aver trovato ispirazione al nome "VIGATA". Camilleri ha ambientato vari romanzi in Sicilia, l a stagione della caccia è il primo, vero successo editoriale di Camilleri, un romanzo che consacra l'autore al grande pubblico che, da questo momento, non lo abbandona più. Rispetto ai precedenti romanzi La stagione della caccia conserva la cornice storica della Sicilia ottocentesca ma, a differenza de La bolla di componenda, si abbandona a soluzioni narrative poco ortodosse storicamente. Il nome di Camilleri è però indissolubilmente legato al personaggio immaginario di Salvo Montalbano, commissario di polizia della città di Vigata.  La statua di Andrea Camilleri si t

Terrasini, borgo a due passi da Punta Raisi

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  Terrasini è uno dei borghi da vedere se si atterra all'Aeroporto di Palermo:  La storia del Comune di TerrasiniIl nome Terrasini, secondo lo storico Gioacchino Di Marzo, deriva da Capo Rama, che con l'opposto capo San Vito dà origine al golfo di Castellammare, l'antico "sinus aegestanus". Il territorio iniziò quindi ad essere chiamato Terra sinus, terra del golfo. Da vedere: - Il Duomo: che insiste sull’omonima piazza, è dedicato a Maria Santissima delle Grazie. La costruzione seicentesca si presenta con una monumentale facciata barocca. L’ingresso è protetto da un portico formato da due colonne scanalate, mentre ai lati si trovano le due torri campanarie perfettamente funzionanti. All’interno si distinguono tre sontuose navate nelle quali sono distribuite dodici cappelle dedicate ai dodici apostoli. Le pareti della chiesa sono ricchissime di tele, tra cui una “Madonna del Rosario” dell’artista Luigi Lo Iacono, unica nel suo genere.  La pavimentazione è rivestit

Levanzo, isola discreta delle Egadi

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  L'Isola di Levanzo è la più piccola delle Egadi, con appena 10 km di superficie. Levanzo è formata dal paese, un piccolo centro che conta circa 200 abitanti e poi perlopiù da grotte e anfratti, derivanti dalla costituzione della costa, composta da rocce calcaree bianche. Il punto più alto di Levanzo si raggiungere con Pizzo Monaco a 270 metri sull’altezza del mare. Levanzo offre bellissime spiagge di ghiaia a sabbia, molte raggiungibili anche a piedi percorrendo diversi sentieri, molto suggestivi, che vi permetteranno di scoprire luoghi dell’isola davvero magici Appena arrivati sull'isola, le cose da fare sono molte: Grotta del genovese, un sito archeologico unico nel suo genere. Sorge sul tratto di costa a nord ovest dell’isola, è possibile raggiungerla sia via terra sia via mare, infine si ha possibilità di fare snorkeling ammirando i fantastici fondali.  Cale e fondali meritano una visita particolare:  - Cala Minnola si può raggiungere a piedi camminando per circa 20 minut

I Tramonti visti da Trapani

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La Sicilia è terra di Tramonti magici, dalle Eolie alle Egadi, passando anche per la costa Occidentale. Trapani è uno dei luoghi magici, in modo particolare, la torre di Ligny: La Torre di Ligny è simbolo di Trapani, la riconosci da lontano, la incontri alla fine di una passeggiata nel centro storico adagiata sugli scogli, in una lingua di terra che si allunga verso l’orizzonte. E' nata come torre di avvistamento, è considerata oggi uno degli edifici più belli della città che incarna bellezza architettonica, storia e leggenda. E’ stata realizzata nel 1671 con del tufo proveniente dalle cave di Favignana per volere del principe di Ligné e vicerè del Regno di Sicilia, Claudio La Moraldo durante la dominazione spagnola in Sicilia; lo scopo era militare per proteggere la città dagli attacchi dei pirati barbareschi: era armata di cannoni per la sua funzione di avvistamento, ma dotata anche di fari con funzione di segnalazione; durante la seconda guerra mondiale è stata, invece, usata co

Palermo, Piazza Pretoria o Vergogna

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  Piazza Pretoria, si trova nel cuore di Palermo, tra i quattro canti e via il Massimo, detta anche Vergogna per la presenza di statue nude. Fu ideata nel 1554 dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani. Fu successivamente costruita nel Granducato di Toscana su commissione di Don Pietro di Toledo. Nelle intenzioni, era destinata a guarnire il giardino della villa fiorentina del committente. A seguito della morte di quest’ultimo la fontana fu acquistata dal senato palermitano: per fare spazio e ricreare un ambiente armonico, si decise allora di demolire alcune abitazioni del centro storico.  La direzione dei lavori fu di Camillo Camilliani, figlio dell’artista fiorentino. Piazza Pretoria si trova al limitare dello storico quartiere  Kalsa , dove si trovano decine di palazzi, piazze, chiese, vie che vanno assolutamente viste se si visita la splendida città di Palermo.  Al centro della piazza è collocata la   fontana Pretoria   opera di   Francesco Camillian i   realizzata nel     che