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L'oro bianco di Trapani, le Saline

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Le saline nel Trapanese sono molte, una tra le più famose quelle di Trapani e Paceco, istituite e protette dal WWF da circa 26 mesi, quindi riserva naturale protetta. Le saline ospitano una varietà di flora e fauna:  uccelli. Si tratta di organismi estremamente specializzati per questo ambiente, e per i vari gradi di salinità presenti nelle differenti vasche, oppure (come nel caso degli uccelli) che trovano in questo ambiente sosta e cibo durante le migrazioni. – Steppe salate mediterranee (Limonietalia)  Associazioni vegetali ricche in specie di Limonium (di cui numerose endemiche) con presenza di Lygeum spartum, su suoli temporaneamente o periodicamente permeati da acqua salmastra e soggetti ad estrema aridità estiva. – Vegetazione annua delle linee di deposito marine  – Fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi) Tra le specie caratteristiche della Riserva, l’endemica Calendula marittima è una delle più preziose. Il suo areale è infatti limitato alla z

Favignana, la porta delle Egadi

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  L'isola di Favignana appartiene all'arcipelago delle Egadi, di cui ne fanno parte anche Marettimo e Levanzo. Situate a 7 km tra Marsala e Trapani, offrono Spiagge incontaminate e un mare cristallino. Arrivati al porticciolo colorati stand di prelibatezze e non sono pronti ad accogliervi, L'isola è la più grande delle 3 ma anche la più famosa. La costa di Favignana è frastagliata, ricca di grotte e insenature, e si estende per circa 33 km. La superficie totale dell’isola è pari a circa 19 km2. Attualmente l’isola di Favignana conta 3407 residenti. Il comune di Favignana (comprendente le isole dell’arcipelago) conta invece 4314 residenti (2017). e coste favignanesi offrono infatti location diverse per incontrare i gusti di tutti: sono presenti spiagge con sabbia fine e dorata come Cala Azzurra, Lido Burrone, i Calamoni; oppure suggestive calette di sabbia e ciottoli localizzate nella zona di Punta Lunga, del Preveto, dei Faraglioni e Punta sottile, da cui si godono tramonti

Trapani, la città dei due mari

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  Trapani è localizzata sulla punta a nord ovest dell'isola, detta anche città dei due mari per via delle acque che la bagnano. Negli ultimi anni divenuta meta turistica per via sia delle saline che delle Egadi.  Il centro storico pullula di stradine, tra cui Via Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, dove è possibile visitare la Cattedrale di San Lorenzo e Palazzo Senatorio. Spostandosi dalla Cattedrale si ammirano le mura di tramontana, qui un bagno nelle acque cristalline è d'obbligo, resta anche del tempo per godersi un buon bicchiere di vino al tramonto. Poco distante dal centro storico il santuario dell’Annunziata e il Museo Pepoli, che custodisce imperdibili preziosi gioielli d’arte. Il centro storico di Trapani è costruito sulla punta di una penisola, il cui lato sud coincide con il porto. Per questo motivo non sono molte le spiagge cittadine, l’unica da segnalare è la Spiaggia delle Mura di Tramontana8, orientata verso nord. Come dice il nome si trova subito fuori le mur

Levanzo, il paradiso delle Egadi

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  Levanzo è un'isola appartenente all'arcipelago delle Egadi, la più piccola dell'arcipelago Si presenta selvaggia, solitaria, bagnata da acque limpide e cristalline. Il suo nome di origine greca Phorbantia doveva essere dovuto all’abbondante presenza di erba sull’isola. Il nome con cui invece la conosciamo oggi non ha origini certe, potrebbe derivare dal modo di estrarre l’acqua, ossia “levare in su” l’acqua dall’unico pozzo dell’isola. Levanzo è formata dal paese, un piccolo centro che conta circa 200 abitanti e poi perlopiù da grotte e anfratti, derivanti dalla costituzione della costa, composta da rocce calcaree bianche. Il punto più alto di Levanzo si raggiungere con Pizzo Monaco a 270 metri sull’altezza del mare. Levanzo offre bellissime spiagge di ghiaia a sabbia, molte raggiungibili anche a piedi percorrendo diversi sentieri, molto suggestivi, che vi permetteranno di scoprire luoghi dell’isola davvero magici L‘isola di Levanzo affonda le sue origini nella preistoria

Agrigento, Via Atenea

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  Agrigento pullula di storia, uno degli scorci affascinanti, è Via Atenea, in centro storico Via che nasce per collegare  quattro borghi medioevali: il più antico è quello di San Gerlando. ad est quello di Pecora Tonda (San Michele) e quelli posti a quota più bassa attorno al monastero dì Santo Spirito (Batarànni) ed attorno alla chiesa di San Francesco d’Assisi ed all’omonimo convento chiaramontano. Le case sulla via Atenea erano di proprietà di professionisti ed impiegati che, a quei tempi, abitavano in tre o massimo quattro camere. La stanza di ricevimento coincideva con la camera da letto.  Dopo il 1860, la gente cambia la mentalità, pretende la stanza di aspetto,  quella di ricevimento, quella per gli affari, la sala da pranzo e le camere da letto: ed i palazzi di via Atenea, appannaggio della borghesia, subiscono, cosi, intensi lavori di ristrutturazione. Il contadino possidente non vive più nei “catòi” con il mulo, l’asino e le galline, ma si fa costruire una o più camere super

Catania e i suoi colori, il mercato Pescaria

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  "Voci", "Colori", "Sapori", sono gli aspetti da osservare quando vi trovate a Catania. A Piscaria, è uno dei mercati del pesce di Catania, dove venditori e commercianti mettono in mostra le bellezze offerte dalla natura del posto, il pesce sopratutto di qualità. Il tempo pare essersi fermato e dove, invece, ogni mattina rivivono le più antiche tradizioni siciliane dei pescatori, è il suono sommesso della “vuciata” che richiama, quasi prendendo invisibilmente per mano, per rapire e stordire. ‘A Piscaria è, insomma, davvero il cuore pulsante di quella Catania barocca, la vera anima della città: un posto dove gli odori si incontrano con i colori, dove gli accostamenti cromatici tra le verdure, i formaggi e le spezie sono opera di mani sapienti e di segreti tramandati, quel luogo dove la vita comincia e finisce seguendo il ritmo della natura, dove la storia vive e si racconta e dove le melodiose tonalità delle “abbanniate” – ossia le urla dei venditori – han

San vito lo capo, i caraibi Italiani

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  San vito lo Capo, è un ridente paesino della Sicilia Occidentale, sulla costa Trapanese.  Conta circa 4.637 abitanti ma in estate ospita tantissimi turisti. Si trova sulla punta occidentale della Sicilia, a 38 Km da Trapani e a 109 Km da Palermo. Il suo centro storico è totalmente pedonalizzato, per dar modo al turista di fermarsi a degustare i sapori locali, il lungomare si estende per circa 3 Km, da cui ammirare un tramonto mozzafiato.  Detto anche i Caraibi del Sud, per il suo mare cristallino e le sue spiagge bianche color panna Da vedere in centro: il Santuario dedicato al patrono, San Vito, la cui festa si tiene ogni anno la seconda domenica di Giugno, il Faro che domina e illumina il golfo con la sua luce. Questo è uno dei luoghi più simbolici di San Vito Lo Capo e si trova a pochi chilometri dal centro del paese. Nelle vicinanze del Porto si può ammirare il Torrazzo, una piccola torre di origine araba che in futuro potrebbe diventare sede di un museo antropologico. Merita una