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L'oro bianco di Trapani

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  La provincia di Trapani offre una variegatura di paesaggi, dal mare alla campagna passando per le saline Tra le più conosciute troviamo Marsala e Paceco. Entrambi ancora funzionanti ad oggi, ma per grandezza molto interessanti quelle di Marsala Le saline di Trapani invece le troviamo a sud della Città è  rappresentano uno scampolo di Natura sottratta 26 anni fa all’espansione urbana grazie all’istituzione della Riserva; oltre ad essere tra le ultime saline rimaste produttive in Sicilia sono anche uno scrigno di biodiversità, in cui attività produttive e conservazione della natura coesistono. Il territorio è suddiviso in due zone ognuna con vasche diverse, dove l'acqua entra per aggiungere sale, mentre in altre si verifica l'asciugatura. I bacini utilizzati per l’estrazione del sale,  costituiscono un ambiente che seppure in gran parte artificiale, ospita una grande diversità biologica, dal livello microscopico dei batteri a quello macroscopico degli uccelli. Le saline di Trap

San Giovanni li Cuti, borgo catanese

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  San Giovanni li Cuti è una piccola borgata marinara ad est di Catania, dopo la Playa è la seconda spiaggia dei Catanesi.  La caratteristica principale della Spiaggia di San Giovanni li Cuti è la particolare sabbia nera vulcanica, situata appena prima di una distesa di rocce laviche che si affacciano direttamente alle splendide acque del Mar Ionio. San Giovanni li Cuti non è solo una spiaggia, in quanto sono presenti numerosi locali, tra ristoranti e trattorie, che movimentano questa frazione della costa con diverse attività mondane della movida catanese. Uno dei lidi più movimentati è il Cocoa Beach con due piscine ad affaccio mare.  Il borgo è pieno di ristoranti e lidi, dove potrete trovare pesce fresco e pietanze tradizionali siciliane, di notte l’area di S.G. Li Cuti diventa protagonista della “movida” catanese estiva. Inoltre, è molto suggestivo passeggiare lungo il pittoresco porto dove è ancora possibile vedere le tipiche imbarcazioni in legno utilizzate dai pescatori locali. 

Campofelice di Roccella, la costa settentrionale della Sicilia

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Ad est di Palermo sorge Campofelice di Roccella, borgo marinaro che d'estate si anima di turisti e visitatori.  La cittadina è localizzata in provincia di Palermo, costa con sabbia finissima e mare dal colore blu acceso. Per arrivare in macchina basta seguire le indicazioni percorrendo la A19 Palermo Messina, in treno invece basta scendere alla stazione di Campofelice. Da vedere il belvedere dei tramonti, la cui vista arriva fino a Palermo, regalando colori accesi. Attorno locali e bar vi aspettano con cucina tipica del posto Immancabile la torre Roccella, antica postazione di avvistamento per gli arrivi dal mare Nei dintorni merita il parco delle Madonie, con i suoi borghi incastonati nel mezzo della natura, come ad esempio Castelbuono, famoso per i panettoni Fiasconaro Campofelice ha una festa molto sentita, Santa Rosalia, patrona della cittadina, la cui commemorazione ricade la prima settimana di settembre

Agrigento, la valle dei templi

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  Agrigento, presenta un area archeologica vasta come un museo a cielo aperto, situata lungo la costa meridionale della Sicilia, patrimonio UNESCO da qualche anno. Per accedervi basta scegliere quale percorso visitare a seconda del ticket  Il tempio della Concordia, è uno dei più visitati: L’edificio deve il suo nome tradizionale a un’iscrizione latina della metà del I secolo d.C. con dedica alla “Concordia degli Agrigentini”. L’iscrizione fu  erroneamente messa in rapporto con il tempio dallo storico e teologo Tommaso Fazello intorno alla metà del ‘500. L’edificio di ordine dorico è databile intorno alla seconda metà del V secolo a.C. e ha un basamento di quattro gradini, su cui poggiano sei colonne sui lati brevi e tredici su quelli lunghi. Unico fra i templi agrigentini, conserva quasi interamente gli elementi della trabeazione e i due frontoni sui lati est e ovest. Al suo interno il tempio è suddiviso in atrio di ingresso, cella e vano posteriore, il primo e l’ultimo con due colonn

Ognina, borgo ai piedi del vulcano Etna

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  Ognina è una località situata in provincia di Catania, ai piedi del vulcano Etna.  Oggi rappresenta il quartiere della periferia nord est della città di Catania, al confine con Aci Castello.  Il quartiere di Ognina confina a nord con Carruba, ad est è bagnato dal Golfo di Catania, a sud con il quartiere Rotolo e ad ovest con il quartiere Picanello.  Anticamente il suo nome era lognina, per via del fiume longanè, sepolto dalla colata lavica del 1381.  Appena arrivati qui, da vedere la chiesetta dedicata alla alla Madonna, perdersi tra le vie è fondamentale, tra vicoli e gelaterie

Santo Stefano di Camastra, una terrazza sul mare

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  Santo Stefano di Camastra è un piccolo borgo che si affaccia sulla costa messinese, famoso per la sua arte ceramicale. Per arrivare qui basta seguire l'autostrada Palermo Messina. La cittadina di Santo Stefano di Camastra sorge a 70 mt. s.l.m, come un ideale terrazzo sul Tirreno, incastonata tra i Monti Nebrodi e la dorata costa tirrenica. Il comune conta 4.760 abitanti ed ha una superficie di 2.188 ettari. Visitando la città di Santo Stefano di Camastra, magari durante la propria vacanza in Sicilia, è davvero molto facile notare gli affascinanti decori che abbelliscono la città, tra i quali figurano le tipiche Ceramiche di Santo Stefano di Camastra. Queste sono delle note artistiche che in rendono ancor più grazioso il territorio, arricchendo sia edifici storici della città, tra i quali spicca la cupola della Chiesa Madre di San Nicola di Bari, che gli ambienti all’aperto, come il meraviglioso belvedere del Viale delle Palme, il quale si trova a pochi passi dal Palazzo Trabia, c

Catania, città tra il vulcano e il mare

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Catania, detta anche la Milano del sud, è circondata dal vulcano etna e dal suo mare. La visita inizia dal cuore della città, piazza duomo. Piazza Duomo a Catania rappresenta il centro storico della città e il punto da cui ha origine la Via Etnea. Ospita al proprio interno la Cattedrale di Sant’Agata e il Palazzo dei Chierici, entrambi uniti dalla porta Uzeda. Accoglie inoltre la Fontana dell’Amenano, il Palazzo del Municipio e la Fontana dell’elefantino. Terminata questa visita proseguiamo per Via Etnea, strada più importante del centro storico della città. E’ chiamata così perché essa si sviluppa in direzione dell’Etna. Si articola in salita, per più di due chilometri e mezzo, seguendo un percorso rettilineo che ha origine in Piazza Duomo e che si proietta verso il vulcano. Infatti, l’osservatore che di pone a sud, nei pressi del Duomo, può ammirare l’eleganza di chiese barocche e sontuosi palazzi, addolciti dalla cornice naturalistica rappresentata dal vulcano, il quale nei periodi