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Cala Rossa, Ortigia.

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  Siracusa è una città che merita di essere visitata per due motivi, la città e l'isola di Ortigia. Isolotto connesso alla terraferma da un ponte, presenta molte bellezze da visitare come ad esempio Cala Rossa. Adiacente il lungomare, Calarossa si compone da un lembo di spiaggia con fantastiche acque cristalline. Tra le dieci mete più suggestive di Siracusa, questo luogo tutto particolare ha i connotati per farne parte, grazie alle sue uniche peculiarità. L’accesso è possibile su Via Lungomare di Ortigia, nel rione Turba, per mezzo di una lunga scalinata che vi condurrà sulla particolare spiaggia artificiale: essa nasce infatti da scarti di costruzioni e lavori edili, che il tempo e il lavoro incessante delle onde del mare hanno reso gradevolissimi sia alla vista che al tatto. Cala rossa è un accesso al mare senza impegno né sforzo; potrete prendere il sole o fare una nuotata nell’ acqua sempre calma grazie ai frangiflutti e godere del panorama mozzafiato alle vostre spalle del Lun

Lipari, l'isola più grande delle Eolie

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Al largo della Provincia di Messina troviamo 7 sorelle, un arcipelago di isole di origine vulcanica: Lipari, Salina, Stromboli, Vulcano, Panarea, Alicudi, Filicudi Lipari è la più grande per estensione. Per arrivare basta imbarcarsi a Milazzo, dopo quasi 45 minuti di navigazione si approda a Marina lunga, il porto dell'isola Da vedere il castello di Lipari, la chiesa di San Bartolomeo, patrono dell'isola. Immancabile perdersi tra le viuzze colorate e pieni di locali dove assaggiare la cucina locale  l mare più fotografato di Lipari è senza dubbio quello della spiaggia bianca che si trova ai piedi delle cave di pomice: qui l’acqua ha colori caraibici grazie ai candidi fondali ghiaiosi dovuti alla passata attività estrattiva. Ma in tutto questo tratto di costa a nord-est la pomice regala scenari stupendi e bagni incredibili, in compagnia dei bianchi sassolini galleggianti. Qui si susseguono tante calette da collezionare una dopo l’altra: Spiagge Bianche (raggiungibile via mare o

Il salotto di Palermo, i quattro canti

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  Palermo detiene il centro storico piu grande per estensione: da Via Roma passando per i quattro canti, dove si può andare a nord verso la cattedrale, ad est verso il teatro Massimo ed a Sud verso la Cala. Angolo scenografico di Palermo, la creazione dei Quattro Canti risale al 1600, quando il Senato palermitano decise di creare una nuova strada, via Maqueda, in modo che intersecandosi con l’attuale Via Vittorio Emanuele, potesse dividere Palermo “in quattro nobili parti”. Nel punto di intersezione di queste due strade si formò così Piazza Vigliena. Nel 1608 si decise di dare una uniformità architettonica ai quattro edifici che la delimitavano. Il Senato affidò l’incarico all’architetto fiorentino Giulio Lasso che nella progettazione probabilmente si ispirò alla piazza delle Quattro Fontane di Roma. Nel 1615, con la morte di Giulio Lasso, la direzione dei lavori passò a Mariano Smiriglio che modificò in parte il progetto del suo predecessore. Animato durante tutto l'anno, si riemp

L'oro bianco di Trapani

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  La provincia di Trapani offre una variegatura di paesaggi, dal mare alla campagna passando per le saline Tra le più conosciute troviamo Marsala e Paceco. Entrambi ancora funzionanti ad oggi, ma per grandezza molto interessanti quelle di Marsala Le saline di Trapani invece le troviamo a sud della Città è  rappresentano uno scampolo di Natura sottratta 26 anni fa all’espansione urbana grazie all’istituzione della Riserva; oltre ad essere tra le ultime saline rimaste produttive in Sicilia sono anche uno scrigno di biodiversità, in cui attività produttive e conservazione della natura coesistono. Il territorio è suddiviso in due zone ognuna con vasche diverse, dove l'acqua entra per aggiungere sale, mentre in altre si verifica l'asciugatura. I bacini utilizzati per l’estrazione del sale,  costituiscono un ambiente che seppure in gran parte artificiale, ospita una grande diversità biologica, dal livello microscopico dei batteri a quello macroscopico degli uccelli. Le saline di Trap

San Giovanni li Cuti, borgo catanese

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  San Giovanni li Cuti è una piccola borgata marinara ad est di Catania, dopo la Playa è la seconda spiaggia dei Catanesi.  La caratteristica principale della Spiaggia di San Giovanni li Cuti è la particolare sabbia nera vulcanica, situata appena prima di una distesa di rocce laviche che si affacciano direttamente alle splendide acque del Mar Ionio. San Giovanni li Cuti non è solo una spiaggia, in quanto sono presenti numerosi locali, tra ristoranti e trattorie, che movimentano questa frazione della costa con diverse attività mondane della movida catanese. Uno dei lidi più movimentati è il Cocoa Beach con due piscine ad affaccio mare.  Il borgo è pieno di ristoranti e lidi, dove potrete trovare pesce fresco e pietanze tradizionali siciliane, di notte l’area di S.G. Li Cuti diventa protagonista della “movida” catanese estiva. Inoltre, è molto suggestivo passeggiare lungo il pittoresco porto dove è ancora possibile vedere le tipiche imbarcazioni in legno utilizzate dai pescatori locali. 

Campofelice di Roccella, la costa settentrionale della Sicilia

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Ad est di Palermo sorge Campofelice di Roccella, borgo marinaro che d'estate si anima di turisti e visitatori.  La cittadina è localizzata in provincia di Palermo, costa con sabbia finissima e mare dal colore blu acceso. Per arrivare in macchina basta seguire le indicazioni percorrendo la A19 Palermo Messina, in treno invece basta scendere alla stazione di Campofelice. Da vedere il belvedere dei tramonti, la cui vista arriva fino a Palermo, regalando colori accesi. Attorno locali e bar vi aspettano con cucina tipica del posto Immancabile la torre Roccella, antica postazione di avvistamento per gli arrivi dal mare Nei dintorni merita il parco delle Madonie, con i suoi borghi incastonati nel mezzo della natura, come ad esempio Castelbuono, famoso per i panettoni Fiasconaro Campofelice ha una festa molto sentita, Santa Rosalia, patrona della cittadina, la cui commemorazione ricade la prima settimana di settembre

Agrigento, la valle dei templi

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  Agrigento, presenta un area archeologica vasta come un museo a cielo aperto, situata lungo la costa meridionale della Sicilia, patrimonio UNESCO da qualche anno. Per accedervi basta scegliere quale percorso visitare a seconda del ticket  Il tempio della Concordia, è uno dei più visitati: L’edificio deve il suo nome tradizionale a un’iscrizione latina della metà del I secolo d.C. con dedica alla “Concordia degli Agrigentini”. L’iscrizione fu  erroneamente messa in rapporto con il tempio dallo storico e teologo Tommaso Fazello intorno alla metà del ‘500. L’edificio di ordine dorico è databile intorno alla seconda metà del V secolo a.C. e ha un basamento di quattro gradini, su cui poggiano sei colonne sui lati brevi e tredici su quelli lunghi. Unico fra i templi agrigentini, conserva quasi interamente gli elementi della trabeazione e i due frontoni sui lati est e ovest. Al suo interno il tempio è suddiviso in atrio di ingresso, cella e vano posteriore, il primo e l’ultimo con due colonn